Di Luciano, Lucia – struttura operativa n. 7 – successione ritmica orizzontale e verticale dal nero al bianco – VAF 1676,1963
Di Luciano, Lucia – struttura operativa n. 7 – successione ritmica orizzontale e verticale dal nero al bianco – VAF 1676,1963
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CURRICULUM VITAE
Denis Viva
Denis Viva (Cividale del Friuli, 1979) è professore associato in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Trento. È attualmente membro del Réseau International pour la Formation à la Recherche en Histoire de l’Art e direttore della rivista di studi on-line Palinsesti (https://teseo.unitn.it/palinsesti). Formatosi presso l’Università degli Studi di Udine, dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca, Denis Viva ha svolto ricerche sull’arte e la critica postmoderna, sul ruolo delle riviste e la teoria dei media nelle arti visive, sul rapporto fra arte e scienza nel Futurismo, sulla fortuna delle avanguardie storiche e sull’istituzione di una genealogia storica nelle neo-avanguardie, sui rapporti fra arte e ideologia dopo il Sessantotto, e, più in generale, sulla metodologia di studio dell’arte contemporanea e sulle vicende dell’arte italiana del XX e del XXI secolo. Dal 2012 al 2014 è stato curatore per le mostre temporanee presso il Mart di Rovereto, dove ha curato la retrospettiva Fausto Melotti. Angelico geometrico. Sempre nel 2012 ha pubblicato il catalogo generale dell’artista Renzo Bongiovanni Radice, commissionato dalla Fondazione Pini di Milano. Dal 2013 al 2016 è stato Ricercatore in Storia dell’Arte Contemporanea per l’Università degli Studi di Udine. Nel 2016 è stato selezionato fra i curatori della Quadriennale d’Arte di Roma, per la quale ha curato il progetto Periferiche, dedicato agli artisti e alle artiste italiane attivi/e in luoghi marginali e periferici della geografia italiana e globale. Dal 2016 al 2018 ha progettato e curato, per il Museo d’Arte Contemporanea di Casa Cavazzini, a Udine, il ciclo di mostre Paradoxa, sull’arte dell’Asia estremo-orientale (Giappone, 2016; Cina, 2017; Corea del Sud, 2018). Nel 2020 ha pubblicato l’esito di alcune ricerche avviate con il dottorato nella monografia La critica a effetto: rileggendo La trans-avanguardia italiana (1979) per Quodlibet. Nel 2018 e nel 2022 ha pubblicato due saggi nei volumi sull’arte italiana editi per Bloomsbury (Postwar Italian Art History Today, a cura di Sharon Hecker e Marin R. Sullivan, e Curating Fascism, a cura di Raffaele Bedarida e Sharon Hecker). Negli anni ha collaborato alla redazione dei cataloghi generali della GAM di Torino, del Museo del ‘900 di Milano e del Museo del Novecento di Firenze. Nel corso della sua attività ha tenuto conferenze e seminari presso: INHA di Parigi, Villa I Tatti di Firenze, California State University di Long Beach, CIMA di New York, Katolische Universität di Ingolstadt-Eichstätt, Università Cattolica di Milano, Université Bordeaux Montaigne, IUAV di Venezia, Scuola Normale Superiore di Pisa, Università di Siena, Università dell’Aquila, Università Statale di Milano, Museo del Novecento di Firenze, MADRE di Napoli.
Curriculum Vitae di Gabriella Belli
Laureata in storia dell’arte all’Università di Bologna si è specializzata in critica d’arte contemporanea all’Università di Parma. Ha iniziato la sua carriera, vincitrice di un concorso, nel 1978 nella Soprintendenza per i Beni storico-artistici del Trentino, nel settore della Tutela e Catalogazione del patrimonio artistico. Nel 1982 le viene conferito l’incarico di progettare a Trento, in un antico edificio rinascimentale (Palazzo delle Albere), il primo nucleo del nuovo museo d’arte moderna e contemporanea della Provincia Autonoma di Trento (MART) e nel 1989 è nominata Direttore. Dal 1989 al 2011 ha realizzato e coordinato il complesso progetto scientifico del museo, creando una struttura di profilo internazionale, articolata in quattro dipartimenti (archivi e biblioteca, mostre temporanee e collezione permanente, didattica e comunicazione, amministrazione) al cui centro sta la ricerca scientifica e l’attività didattica, finalizzata alla formazione permanente.
Nel dicembre 2002, sotto la sua direzione, s’inaugura la nuova sede del MART a Rovereto, progettata dall’architetto ticinese Mario Botta e nel 2009, sempre grazie ad un suo progetto museografico, riapre la sede restaurata (progetto architettonico di Renato Rizzi) della Casa d’Arte Futurista Depero.
Dal 1 dicembre 2011 all’agosto 2022 ricopre la carica di Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, costituita da 12 musei tra cui Palazzo Ducale, Museo Correr, Ca’ Rezzonico, Palazzo Fortuny, Ca’ Pesaro, Palazzo Mocenigo, Torre dell’Orologio, Museo di Storia Naturale, Museo del Vetro. Nel 2013 firma il nuovo progetto di allestimento della collezione permanente di Ca’ Pesaro. Sotto la sua direzione e con la sua supervisione scientifica vengono riaperti al pubblico completamente restaurati e riorganizzati dal punto di vista museografico Palazzo Mocenigo, il Museo del Vetro a Murano, le Stanze dedicate a Antonio Canova nel Museo Correr, l’Armeria di Palazzo Ducale, la Quarantia Civil Vecchia e Nuova sempre di Palazzo Ducale, la Casa Museo Mariano Fortuny y Madrazo, le 26 Sale di Palazzo Reale all’interno del Museo Correr. L’attività di valorizzazione del patrimonio monumentale si alterna a quella dei progetti espositivi temporanei, che dal 2013 ad oggi hanno inaugurato interessanti stagioni di confronto tra l’arte antica e quella contemporanea grazie al suo progetto MUVE-Contemporaneo. Nel febbraio 2020 sotto la sua direzione scientifica e per volontà di un collezionista privato si apre a Verona la Casa Museo di Palazzo Maffei, quasi 1500 metri quadrati di percorso dall’arte antica al contemporaneo, sito all’interno di un edificio di grande pregio storico-monumentale affacciato su Piazza delle Erbe e aperto al pubblico.
Al suo attivo ha moltissime pubblicazioni dedicate in particolare alle avanguardie storiche del primo ‘900 e ad alcuni tra i massimi protagonisti dell’arte contemporanea. Dai primi anni novanta a oggi, ha progettato e curato personalmente più di 250 mostre d’arte dedicate a temi e figure del XIX e XX Secolo, ma anche d’architettura e di design e soprattutto alcuni grandi eventi espositivi, che hanno avuto come finalità la lettura trasversale e interdisciplinare di soggetti o temi di particolare interesse per lo studio dell’arte moderna e contemporanea.
Ha tenuto il corso di storia dell’arte contemporanea all’Università di Lettere e Filosofia di Trento (biennio 2002-2004) e nell’anno accademico 2011-12 ha insegnato storia dell’arte del XX Secolo all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Dal 2002 al 2011 è stata Presidente dell’Associazione Nazionale dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI). Nel 2011 riceve dal Ministro della Cultura francese l’onorificenza di Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Sempre nel 2011 le viene assegnato il premio di miglior museografo dell’anno da ICOM-Italia. Ha fatto parte del Comitato Scientifico delle Scuderie del Quirinale dal 2016 al 2019, e attualmente è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Musei Civici di Brescia, di Villa Panza FAI-Varese, dell’Accademia di San Luca a Roma, del MUDEC di Milano.
Nata il 9 ottobre 1981 a Como, vive e lavora a Milano.
Dopo aver conseguito la Laurea in Mediazione Linguistica presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori di Milano con l’abbinamento linguistico inglese, francese e spagnolo, e successivamente la Laurea in Interpretariato e Comunicazione presso l’Università IULM, Milano, dal 2006 lavora come consulente presso lo Studio d’Arte Nicoletta Colombo, Milano e come libera professionista nel settore artistico. Collabora alla curatela di mostre e pubblicazioni d’arte e offre consulenze e ricerche su opere collezionistiche del secondo Ottocento, Novecento e Informale nazionale e internazionale.
Collabora all’aggiornamento costante degli Archivi di Achille Funi, Piero Marussig, Pompeo Borra, Raffaele de Grada, Guy Harloff.
Dal 2016 è co-curatrice dell’Archivio Guy Harloff, Milano.
Dal 2017 è membro dell’Archivio Achille Funi, Milano.
È membro dell’Archivio Pompeo Borra con Nicoletta Colombo e Filippo Caracciolo Borra, nonché dell’Archivio Raffaele de Grada, insieme a Nicoletta Colombo.
Nel 2010 collabora con Nicoletta Colombo alla realizzazione della monografia Raffaele de Grada, Giorgio Mondadori Editore, Milano.
Nel 2012 è autrice di un approfondimento sul tema del Salon des peintres divisionnistes italiens di Parigi (1907) nel catalogo della mostra presso Palazzo Roverella, Rovigo Il Divisionismo. La luce del moderno, a cura di Francesca Cagianelli e Dario Matteoni, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo.
Dal 2013 al 2016 partecipa all’attività di ricerca e schedatura tecnica per il volume Pompeo Borra. Catalogo ragionato. Oli e tempere 1914-1959, a cura di Nicoletta Colombo e Elena Pontiggia, Umberto Allemandi, Torino 2016, di cui cura la revisione scientifica.
Nel 2015-2016 collabora con il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto di Torino, curando le schede per il catalogo dell’esposizione “Divisionismo tra Torino e Milano. Da Segantini a Balla”. L’anno successivo cura per lo stesso Museo la schedatura tecnica delle opere del catalogo Dal Futurismo al Ritorno all’ordine. Pittura italiana del decennio cruciale 1910-1920, edito da Silvana Editoriale.
Nel 2016 è autrice con Nicoletta Colombo della monografia Guy Harloff (1933-1991). L’olandese volante, Grafiche Antiga, Crocetta del Montello.
Nel 2018 cura insieme a Nicoletta Colombo la mostra “ACHILLE FUNI (1890-1972) e gli amici pittori di “Novecento”. Opere storiche, ritrovamenti e inediti” presso il Centro Culturale di Milano. Nel catalogo dell’esposizione approfondisce il tema degli artisti italiani operanti in territorio libico dal 1934 al 1940 in un saggio dal titolo Pittori, scultori e decoratori italiani in Libia durante il governatorato di Italo Balbo (1934-1940). Questo tema era già stato affrontato dalla stessa in maniera sintetica nel breve focus Artisti italiani in Libia nei secondi anni trenta nel catalogo Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre, a cura di Fernando Mazzocca, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2013.
Nel 2019 è curatrice presso il Centro Culturale di Milano dell’esposizione “Guy Harloff (1933-1991). Alchimie e sinestesie” e del relativo catalogo.
Da marzo 2020 figura tra i Consiglieri della VAF-Stiftung, fondazione tedesca che conta nella propria collezione oltre duemila opere di arte italiana dagli inizi del secolo scorso ad oggi.
Tra il 2020 e il 2021 è curatrice e allestitrice di mostre virtuali sul portale kunstmatrix.com, dedicate agli artisti Guy Harloff, Raffaele de Grada, Ernesto Treccani: “Guy Harloff 1933-1991. L’occhio finestra dell’Io sul mondo. Parte I” (24 settembre-30 ottobre 2020); “Guy Harloff (1933-1991). L’occhio finestra dell’Io sul mondo. Parte II” (9 novembre-20 dicembre 2020); “Raffaele de Grada pittore del “Novecento” e il Mito della Natura” (aprile-maggio 2021); “Guy Harloff e il senso nascosto dei numeri e delle lettere dell’alfabeto incompleto” (6-31 luglio 2021); “Ernesto Treccani nel centenario della nascita. Arte e vita. Parte prima” (in collaborazione con il Comitato per la tutela dell’opera di Ernesto Treccani, 25 settembre-25 ottobre 2021); “Ernesto Treccani nel centenario della nascita. Arte e vita. Parte seconda” (su iniziativa del Comitato per la tutela dell’opera di Ernesto Treccani, 8 novembre-8 dicembre 2021).
Nel 2021 collabora al catalogo della rassegna “Parigi era viva. De Chirico, Savinio e les Italiens de Paris (1928-1933)” (Torino, Museo di arti decorative Accorsi-Ometto, ottobre 2021-gennaio 2022) con il saggio Artisti italiani a Parigi dal diario inedito di Vittorio Emanuele Barbaroux e con le schede tecniche dei dipinti esposti.
È autrice del saggio introduttivo e di alcuni testi di presentazione di giovani artisti nel catalogo IX PREMIO FONDAZIONE VAF/IX KUNSTPREIS VAF-STIFTUNG, Manfredi Edizioni, Imola 2022.
Redige un saggio sul futurismo e le schede tecniche delle opere per il catalogo della mostra “Da Casorati a Sironi ai nuovi futuristi. Torino-Milano 1920-1930. Pittura tra classico e avanguardia”. L’esposizione, originariamente prevista per il 2022, avrà luogo presso il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto di Torino nell’autunno-inverno 2023.
Nel 2023 sarà co-curatrice, insieme a Nicoletta Colombo e Chiara Vorrasi, di un’antologica di Achille Funi presso il Castello Estense di Ferrara, dal titolo “Achille Funi (1890-1972). Un maestro del “Novecento” tra storia e mito”.
Daniela Ferrari, storica dell’arte, è curatrice e conservatrice presso il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. I suoi interessi vertono principalmente sull’arte italiana del XX e XXI secolo in particolare su Futurismo, Novecento Italiano e Ricerca Verbovisuale.
Dal 2007 è responsabile presso il Mart della Collezione VAF-Stiftung fra le più vaste e prestigiose raccolte di arte italiana, moderna e contemporanea.
Ha curato numerose mostre tra cui Poesia Visiva. What to do with poetry. La collezione Bellora al Mart, con Giorgio Zanchetti (2010); Percorsi riscoperti dell’arte italiana. VAF-Stiftung 1947-2010, con Gabriella Belli (2011); Poesia Visiva. La donazione di Mirella Bentivoglio al Mart (2011); Claudio Olivieri. Il colore disvelato (2013); Innocenza di sguardi. Maternità e infanzia nei capolavori delle collezioni del Mart (2014); Aldo Schmid. Astrazioni cromatiche (2014); Oltre il confine della tela. Fontana Burri Manzoni Dadamaino Bonalumi Scheggi (2015); David Reimondo (2016); Mario Raciti (2016); I pittori della luce. Dal Divisionismo al Futurismo, con Beatrice Avanzi e Fernando Mazzocca (2016); Luigi Senesi. La gradualità del colore (2016); Fontana and Melotti. Spazi angelici e infinite geometrie / Angelic Spaces and Infinite Geometries (2016); Italo Bressan. Anime (2017); Un’eterna bellezza. Il canone classico nell’arte italiana del primo Novecento, con Beatrice Avanzi (2017); More than Words… (2018); Claudio Verna. Colore come assoluto (2018); Margherita Sarfatti. Il Novecento italiano nel mondo (2018); Passione. 12 progetti per l’arte italiana, con Denis Isaia (2019); Morandi. Resonancia infinita, con Beatrice Avanzi (2021-2022).
Nel 2012 sono usciti il suo libro Archivio di Nuova Scrittura Paolo Della Grazia. Storia di una collezione e il Catalogo generale della Collezione VAF-Stiftung, entrambi editi da Silvana Editoriale.
Nel 2018 ha curato con Andrea Pinotti il libro La cornice. Storie, teorie, testi (Johan & Levi) e nel 2021 il Catalogo ragionato della collezione VAF-Stiftung dedicato al primo Novecento (Manfredi Edizioni).
Recente è la pubblicazione della monografia Andrea Facco. Elogio della pittura (Manfredi Edizioni).
Elena Pontiggia (Milano, 1955), laureata in filosofia, è docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera e al Politecnico di Milano. Collabora alla “Stampa” e a varie riviste d’arte (“Arte”, “Antiquariato”, “Luoghi dell’infinito”).
Ha fatto parte del Comitato Scientifico del PAC di Milano dal 1987 al 1993 e del Consiglio di Amministrazione della Quadriennale di Roma dal 2002 al 2008. Dal 2000 al 2013 ha fatto parte del Comitato Scientifico della Fondazione Stelline di Milano e dal 2011 al 2016 del Consiglio di Amministrazione dell’Hangar- Bicocca.
Nel 1996 ha vinto il premio S. Valentino d’Oro per la Storia dell’Arte. Con Modernità e classicità. Il Ritorno all’ordine in Europa (Milano, 2008) ha vinto il Premio Carducci nel 2009.
Tra i suoi ultimi volumi: Edward Hopper (Milano, 2002); 1935. The Great Quadrenniale (Milano, 2006, con C.F. Carli); Modernità e classicità. Il Ritorno all’ordine in Europa (Milano, 2008); Mario Sironi. La grandezza dell’arte, le tragedie della storia (Milano, 2015); Christian Schad (Milano, 2016); Arturo Martini. La vita in figure (Milano, 2017); Maria Lai. Arte e relazione (Nuoro, 2018); Aubrey Beardsley (Milano, 2018); Giorgio de Chirico. Le lettere 1909-1929 (Cinisello Balsamo, 2019).
Ha curato numerose mostre. Tra le ultime: Arturo Martini (Milano, Permanente, 2006, poi GNAM, Roma); Sironi (Milano, Fondazione Stelline, 2008); Licini (Ascoli Piceno, Pinacoteca Civica, 2008); Il chiarismo (Milano, Palazzo Reale, 2010); Carrà. I paesaggi (Mendrisio, Museo d’Arte, 2013, con Simone Soldini); Sironi (Roma, Vittoriano, 2014); “Portofranco” (Triennale di Milano, 2018). La Pop Art a Milano (Milano, Palazzo Lombardia, 2019)
Nata a Roma, dove vive e lavora.
Ha studiato presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna e frequentato la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici – indirizzo Storia dell’Arte Contemporanea – del Dipartimento Arti Visive dell’Università di Bologna.
Dal 2002 al 2006 ha collaborato con la GAM, Galleria d’Arte Moderna di Bologna come responsabile dell’Ufficio Stampa e, contemporaneamente, come Assistant Curator per l’organizzazione di numerose mostre in Italia e Germania.
Come giornalista, pubblica articoli e rubriche su riviste specializzate (Il Giornale dell’Arte – Vedere a Roma) e quotidiani nazionali (QN- Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno).
Dal 2006 al 2009 dirige l’organizzazione di festival di documentari d’arte e architettura a Roma e Milano curando diverse rassegne in Italia, Europa e Canada oltre alla produzione di documentari in Sud America.
Nel 2009 e nel 2011 coordina l’organizzazione di alcune mostre presso la Ursula Blickle Stiftung a Kraichtal e nel 2010 inizia la collaborazione con la Galleria Marie-Laure Fleisch a Roma.
Nel 2014 e 2015 è Responsabile di produzione del documentario sullo Stavros Niarchos Foundation Cultural Center (National Library of Greece and Greek National Opera) nella città di Atene progettato dall’Arch. Renzo Piano.
Dal 2017 al 2021 ha curato l’Archivio dell’artista Marco Tirelli a Roma presso il Pastificio Cerere.
Dal 2014 si occupa delle relazioni esterne della VAF Stiftung e dell’organizzazione e coordinamento delle mostre del Premio Fondazione VAF in Italia e Germania.
Laureata nel 1976 in Lingue e Letterature straniere presso l’Università Cattolica di Milano, ha maturato 45 anni di esperienza nel settore artistico, muovendo giovanissima i primi passi di apprendistato nel 1975 presso la Galleria Carini di Milano, attiva tra gli anni sessanta e novanta nell’arte italiana e internazionale dei secoli XIX e XX e diretta dal padre Luigi Colombo.
E’ titolare dal 1992 dello Studio di consulenza d’arte Nicoletta Colombo, situato nel centro di Milano.
Esperta di pittura e scultura italiana del secondo Ottocento e del Novecento Italiano, ha curato mostre istituzionali su Naturalismo ottocentesco, Divisionismo, Primitivismo, Futurismo, Novecento Italiano e Ritorno all’ordine, Italiens de Paris, Anni Trenta, Chiarismo, Movimento di “Corrente”, Spazialismo, Gruppo Cobra, e sui relativi artisti.
La sua esperienza professionale si estende all’art advisory di collezioni storiche di pittura e scultura italiana del secolo XIX e XX. Ha catalogato e selezionato le Collezioni d’arte di Provincia di Milano e della Fondazione Carichieti.
E’ autrice di volumi, studi di approfondimento e cataloghi su movimenti e autori dell’Ottocento e del Novecento Italiano, nonché responsabile degli Archivi dell’opera di Achille Funi, di Piero Marussig, di Pompeo Borra, di Raffaele de Grada e di Guy Harloff, autori dei quali ha curato mostre istituzionali e pubblicato volumi, catalogazioni ragionate e generali.
Dal 2013 è membro del Comitato per l’opera di Ernesto Treccani e del Comitato scientifico della Fondazione Corrente di Milano. Nel 2020 è entrata come consulente tecnico nell’Archivio Franco Garelli.
Nel corso degli ultimi decenni fino ad oggi ha collaborato per consulenze scientifiche, curatoriali ed espositive, con la Provincia di Milano, Banca Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Carichieti, VAF-Stiftung, Fondazione Accorsi Ometto-Museo di Arti Decorative di Torino, Fondazione Corrente di Milano.
Nato a Berlino nel 1962, vive e lavora a Dreieich, nei pressi di Francoforte sul Meno.
Dopo aver completato i suoi studi in Economia e Commercio nel 1987, è entrato a far parte della Fondazione creata da suo padre.
L’acquisizione della direzione e il costante contatto con partner prevalentemente italiani hanno costituito la base della sua passione per la cultura italiana.
Sebbene nel 2009 abbia ripreso la sua attività professionale e da allora abbia lavorato con successo nel settore assicurativo, è rimasta sedimentata in lui una fortissima affinità con l’Italia.
I primi contatti con la Fondazione VAF, avvenuti nel 2018, hanno poi portato Thorsten A. Feierabend a diventare, nel 2020, secondo amministratore delegato e poi, dopo la tragica scomparsa del Dottor Klaus Wolbert, ad assumere interamente la carica di Presidente della Fondazione VAF.